Alessandro Vignali

Alessandro Vignali (10 Luglio 1965 – 8 Gennaio 2019)

Alessandro Vignali nasce a Roma nel 1965; l’artista che è in lui comincia a palesarsi circa diciassette anni dopo quando, lasciati gli studi liceali al quarto anno, inizia a interessarsi all’arte a tempo pieno. In quel periodo incontra e frequenta per un paio di anni un gruppo di artisti della capitale, confrontandosi con loro su arte e visione del mondo. Anche se in realtà la vocazione per la pittura arriva già da bambino, intorno alla prima elementare; l’artista racconta che la madre disegnò per lui un cavallo che non riusciva a fare da solo e da lì nacque un legame speciale con lei e insieme il forte e crescente desiderio di disegnare. Già intorno ai venti anni Alessandro dipinge con le caratteristiche che poi hanno accompagnato tutta la sua carriera: grandi tele, colori forti, largo impiego di pigmenti azzurri e rossi. Tra i venti e i ventisei anni viaggia molto, soprattutto nelle capitali europee del Nord: Londra, Amsterdam e poi Scozia e Francia. Un periodo, quello dei viaggi, che segnerà per sempre il suo immaginario e il suo lavoro (i motivi ricorrenti di castelli e fortezze ma anche le battaglie che evocano quelle degli eserciti del Nord), tanto che ancora oggi afferma che il suo desiderio più grande sarebbe stato sempre quello di andare a vivere e lavorare in Inghilterra. Dopo il periodo dei viaggi, intorno ai venticinque anni, da Roma si trasferisce con la famiglia in Umbria, ad Alviano (Tr). È qui che inizia la gran parte della sua ricchissima produzione: nell’atelier di casa lavora in un primo periodo, dipingendo tele di grandi dimensioni, per lo più stando quasi sdraiato a terra; fino al 2004 il suo lavoro è scandito dalla musica visionaria dei Led Zeppelin, colonna sonora costante che accompagna un lavoro intenso e una produzione davvero instancabile. Nonostante oltre dieci anni di lavoro, la mole di materiale prodotto e una cifra stilistica ormai consolidata, la prima mostra per lui arriva solo nella metà degli anni ’90 nella sua nuova città, Alviano; a questa faranno seguito altre due mostre in Umbria: a Giove (Tr) nel 1998 e a Spoleto (Pg) nel 2000. Da lì inizia ad esporre in molte gallerie in Italia e poi all’estero, fino ad arrivare a Londra e New York, dove vengono apprezzati quelli che sono temi e soggetti ricorrenti delle opere di Vignali: le macchine volanti (“l’auspicio per un futuro migliore” dice l’artista), i soldati in divisa – spesso rossa o blu – schierati in un eterno scontro e sospesi tra la battaglia e lo scambio di energia, i volti che, pur simili, si declinano in una moltitudine di soggetti diversi. La pittura è ed è sempre stata la sua unica attività. L’artista muore l’8 gennaio 2019, a soli 53 anni, a causa di una malattia.